Luigi de Magistris is first of all a really good human being. Being human makes for a good magistrate and a good politician. Because being human means giving collective well-being a top priority. It translates into empathy and high moral and ethical standards. When people like de Magistris lead a city or a country, it thrives.

  1. Before becoming the Mayor of Naples you were a Magistrate. What role did these positions play in your life?

I dreamed of being a magistrate since I began university. I put all my effort into striving to bring justice and equality for all citizens before the law. It was a mission to me. As a magistrate, I dealt with institutional crimes as well as mafia infiltrations and corruption that lead right into the heart of the State.

Becoming the mayor of Naples, my hometown, was an indescribable moment in my life. When I was mayor Naples underwent a true social and cultural revolution. We created governance that bucked the trend compared to the rest of the country: water as a public resource, the greater good as a social principle, stop to privatizations, and zero corruption in politics are all goals we managed to reach because of the strong bond between the people and their administration.

2. On a social, moral, and political scale, how would you say Italy is doing?

On a social scale, Italy is full of economic, territorial, class, and race-related inequalities. On a moral level, we are witnessing the collapse of ethical principles especially within the ruling class of our country. “Laissez-faire” is the trend that best describes this political era. Commercialization prevails over creating harmony between humanity and nature. Capital and assets mean more than people. Throughout the years the majority of the Italian political forces’s goal was to dismantle the Constitution.

3. What is preventing Italy from becoming a truly civil country?

In Italy, we need to apply our Constitution. We need to build a political alternative with the people. We need a radical cultural revolution. The credible, honest, free-minded, independent, competent, brave, and passionate individuals must come together and fight to gain back our civil rights. We need for humanity to be in power so “being” can finally prevail over “having”.

4. Femicide, racism, thousands of refugees, including children, left to die while trying to reach our coasts, people dying for lack of security in the workplace, poor attention for environmental issues, poverty, and the decline of public health care and education; are all problems that fill headlines daily. What should we be doing to fix these issues?

The good people should be in power. Those who use the power they are granted for the greater good, as opposed to those who use it to pursue other types of interests. We cannot rely on the people who dragged us into the depths of a gorge to take care of our country. The equation has to be changed.

5. How do you see Italy’s future?

If Italians gain awareness and consciousness, if the people become the leaders of their country, if we win back all the civil rights that have been violated because of an abuse of power, then Italy will be fine.


Italian Version/Versione In Italiano

Prima di ogni cosa Luigi de Magistris è un grande essere umano. La sua umanità lo ha reso un magistrato integerrimo e un politico che ha messo sempre al primo posto il bene comune. Essere umani significa avere empatia e possedere etica e moralità. Quando un uomo come de Magistris è chiamato a ricoprire ruoli di potere, si prospera, come Popolo e come Paese.

1. Cosa ha significato per te essere Magistrato e successivamente Sindaco di Napoli? 

Magistrato è stato il sogno professionale della mia vita, ho sentito di voler fare questo lavoro da quando mi sono iscritto all’università. È stata una missione, provare a rendere giustizia ed applicare il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Mi sono occupato molto di criminalità istituzionale e della penetrazione di mafia e sistema corruttivo sino al cuore dello Stato. Diventare Sindaco della mia città, Napoli, è stata un’emozione indescrivibile. Una vera e propria rivoluzione popolare ed un governo della città in controtendenza rispetto al Paese: acqua pubblica, beni comuni, stop alle privatizzazioni, rinascita culturale, primi in Italia per crescita turistica, mobilità sostenibile, democrazia partecipativa, corruzione politica zero, obiettivi raggiunti grazie alla forte connessione tra popolo ed amministratori comunali. 

2. Sul piano sociale, morale e politico, come vedi l’Italia di oggi, potresti descriverla? 

Sul piano sociale l’Italia è ricca di disuguaglianze, economiche e territoriali, di classe e del colore della pelle; sul piano morale assistiamo al crollo della questione etica soprattutto in ampi strati della classe dirigente del nostro Paese; sul piano politico prevale il pensiero liberista, in cui la mercificazione di tutto domina sulla costruzione di un’armonia tra persone e natura, in cui il capitale prevale sulle persone, in cui lo smantellamento della Costituzione è stata opera che ha caratterizzato la maggioranza delle forze politiche. 

3. Quali sono i mali che attanagliano l’Italia, quelli che impediscono lo sviluppo civile della nazione? 

In Italia si dovrebbe attuare la Costituzione e costruire un’alternativa politica dal basso. Bisogna puntare ad una radicale rivoluzione culturale, in una lotta per i diritti guidata da persone credibili oneste, libere, autonome, indipendenti, competenti, coraggiose, passionali. Ingredienti tutti necessari per portare l’umanità al potere e far prevalere l’essere sull’avere. 

4. Femminicidi, razzismo, immigrazione, mancata sicurezza sul posto di lavoro, degrado ambientale, povertà, sanità, sono temi che riempiono i giornali. Se ne parla tanto ma la situazione peggiora sempre. Cosa occorre fare secondo te per porre rimedio a questi fenomeni diventati ormai allarme sociale? 

Si devono cambiare i rapporti di forza nel paese e portare al potere chi utilizza il potere come servizio per la realizzazione dell’interesse pubblico ed il bene comune e non come sistema per perseguire interessi di altro tipo. Non possiamo affidare la cura a chi ci ha condotto sull’orlo del baratro. 

5. Come vedi il futuro dell’Italia? 

Bene se ci sarà una ribellione delle coscienze e se il popolo comincerà ad essere sovrano e a riprendersi i diritti negati dall’abuso dei poteri.